La costruzione dell'autostrada ha segnato profondamente il territorio della Svizzera italiana e ne ha talora sconvolto l'assetto tradizionale. Negli anni sessanta del XX secolo, non sempre la definizione dei tracciati è stata rispettosa dell'ambiente e degli insediamenti. Il caso più spettacolare ed infausto è certamente quello di Roveredo in Mesolcina: la semiautostrada N 13 attraversa il centro del borgo, tagliando in due l'abitato. Oltre al deturpamento urbanistico, gli abitanti di Roveredo devono sopportare un inquinamento fonico ed ambientale notevole, accresciuto con l'apertura della galleria stradale del San Bernardino e con il completamento dell'autostrada a quattro corsie tra Grono e Soazza. All'inizio del XXI secolo non è ancora stata trovata una soluzione, nonostante le proteste degli abitanti e delle autorità comunali e i tracciati alternativi in galleria, progettati già nel corso degli anni settanta. Il caso di Roveredo rimane uno degli esempi più caratteristici e più aberranti degli errori compiuti nella pianificazione delle strade nazionali.

Indicizzazione delle sequenze:

0'01''-3'17'' Una soluzione urgente che può aspettare

In Mesolcina si stanno ultimando i lavori per la costruzione dell'autostrada a quattro corsie tra Grono e Soazza, che prolunga il tratto a due corsie già esistente tra Castione e Grono.

Intervista al sindaco di Roveredo Carlo Andreetta, sul progetto di trasferimento in galleria dell'autostrada all'altezza di Roveredo, soluzione ritenuta urgente già nel 1978 dalle autorità cantonali e federali.

Queste sequenze andarono in onda nell'edizione del 16 novembre 1978 della trasmissione "Il Regionale". Mostrano gli ultimi lavori di rifinitura prima dell'apertura del nuovo tratto autostradale a 4 corsie tra Lostallo e Soazza.